Il cuoco non è nient’altro che un umile servitore della materia prima nobile e dei propri ospiti.
Il percorso dello Chef Simone Finetti comprende una partecipazione importante a MasterChef, una scuola di alta cucina (Alma di Gualtiero Marchesi), un mentore di caratura mondiale (Giacinto Rossetti, tre stelle Michelin, maestro altresì di Bruno Barbieri), militanze in ristoranti stellati. Soprattutto amore, passione, semplicità.
Vincitore di Master Of Pasta, testimonial per Voiello, chiamato al San Domenico di Imola (due stelle Michelin), collaborazione da cui scaturita una profonda amicizia e rispetto nei confronti degli chef Mascia e Mercatilli, cultore degli chef Igles Corelli e Paul Bocuse: Simone Finetti è un amante dell’Italia, del territorio e delle sue bellezze, scoperte in un excursus che parte dalla tenera età. A tutto questo si aggiungono le collaborazioni con aziende importanti (Elica, Valica), i progetti televisivi (ospite ricorrente a Detto Fatto, protagonista di Il Gusto Giusto) e il nuovo format Chef Adventure, che lo porta alla scoperta della cucina e delle tradizioni di paesi lontani, come la Thailandia o Zanzibar.
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Biografia
Cosi, nasce uno chef. Capace di respirare la campagna e di studiare cucina molecolare sui trattati francesi, di andare al mercato del pesce con Giacinto Rossetti e di riportare in tavola la faraona della nonna.
Simone nasce a Lugo di Romagna nel 1989, con un’insana passione per la cucina, latente fino ai quattro anni, quando nonna Albertina gli mette in mano mattarello e farina insegnandogli l’arte delle tagliatelle. L’infanzia prosegue fra la pesca con nonno Ledo e la coltivazione degli orti con nonno Guido: a nove anni è in grado di comprendere l’importanza della cucina tradizionale e della provenienza delle materie prime.
A 11 anni, le vacanze con il padre gli fanno scoprire il mare (sempre in termini gastronomici), a 14 il primo motorino è per lui un mezzo per arrivare al porto di Comacchio e nei boschi delle colline bolognesi, con l’intento di scoprire tutto ciò che sia commestibile, rivisitabile, elaborabile alla luce del suo istinto.
Viene dissuaso dalla famiglia ad intraprendere la scuola alberghiera ma continua a cucinare in ristoranti, sagre, eventi, per innata passione: alla fine delle scuole superiori lavora come cuoco a tempo perso in un ristorante della zona, con ottimi risultati.
In seguito ad una delusione sentimentale, conoscendo la sua passione per la cucina, un amico storico lo iscrive al programma televisivo MasterChef. Simone supera le selezioni, entra, si classifica ottavo ma viene consacrato dal pubblico, votato con il 78% delle preferenze.
Dopo MasterChef arriva la vera consacrazione: firma un contratto con Voiello e frequenta la scuola di alta cucina Alma di Gualtiero Marchesi. Studia sui manuali classici dell’Alta Cucina: Piccolo trattato di gastronomia molecolare di Hervé This, L’arte della cucina moderna di Henri Paul Pellaprat, il Manuale di Gastronomia di Augusto Escoffier. Poi, l’incontro con il vero mentore. Giacinto Rossetti (tre stelle Michelin) anima del ristorante Trigabolo. Sotto l’egida di Giacinto, Simone si specializza in pesci, carni, formaggi, approfondendo ogni area della cucina. Giacinto gli insegna anche la fisiologia e l’allevamento degli animali secondo il rispetto delle loro abitudini e comportamenti, della loro morfologia. Collabora con il San Domenico di Imola (tre stelle Michelin), gestito da Max Mascia e Valentino Mercatilli. Inventa i suoi primi capolavori, come il cappelletto di mare e le moleche con schiuma di parmigiano e gel di Porto, alloro e scalogno.
Nel 2018 arriva la chiamata per il nuovo programma televisivo MasterChef All Stars, edizione completamente nuova, che ospita una sfida non più amatoriale ma tra professionisti, tra i concorrenti più amati dal pubblico, più talentuosi e che hanno proseguito nella carriera della cucina. Simone Finetti lotta per il titolo accompagnato da nuove ed importanti nozioni, esperienze e valori: la conoscenza della nostra terra. il rispetto del corso naturale delle stagioni, la consapevolezza che senza una solida tradizione non può esistere innovazione.
Dopo l’esperienza a MasterChef All Stars si aprono le porte delle collaborazioni con le grandi aziende e partono nuovi interessanti progetti. Tra questi uno molto interessante è InstaSchool, attraverso il quale Simone Finetti può portare tutta la passione per la cucina ai giovani delle scuole alberghiere, per rinnovare le loro conoscenze e dare libero sfogo alla fantasia culinaria. La particolarità di questo progetto è che durante tutte le lezioni vengono condivisi preziosi attimi e consigli “segreti” su Instagram, cercando di coinvolgere non solo gli studenti ma tutti gli amanti del food.
La voglia di trasmettere l’innata passione per il territorio e per la tradizione spinge poi Simone alla realizzazione del progetto Heroes, una serie di avventure video durante i quali lo chef incontra quelli che per lui sono veri eroi della cucina: gli artigiani e i contadini che producono le materie prime protagoniste dei nostri piatti.
Questo progetto, realizzato in collaborazione con Valica, ispira il libro di Simone, non solo nel titolo: Heroes:Gli inconsapevoli eroi della cucina non è un semplice libro di ricette, ma un viaggio attraverso le esperienze e i valori che lo hanno spinto a scoprire i supereroi e i magici poteri dell’affascinante mondo della cucina.
La costante curiosità per le tradizioni e per i cibi legati al territorio porta lo chef Simone Finetti a vivere un’esperienza incredibile in Thailandia. Grazie alla collaborazione con Lufthansa e con il patrocinio dell’Ente del Turismo Thailandese di Roma riesce a sperimentare direttamente la cucina e i prodotti di Bangkok.
Durante un magnifico viaggio di 10 giorni, il primo per il progetto Chef Adventure, sperimenta i sapori genuini di una terra ricca di materie prime, cucina con le nonne del luogo, scopre luoghi incantevoli e collabora con chef locali per la realizzazione di nuove ricette, in un suggestivo incontro tra tradizioni diverse che si integrano alla perfezione e arricchiscono le nostre vite.
Nel frattempo continuano gli showcooking in giro per l’Italia, a partire da quelli organizzati nei migliori showroom da Elica, di cui Simone Finetti è ambassador da anni, per continuare con lo speciale progetto video #Pemastershow di Pane Pema e con moltissime altre nuove collaborazioni ed eventi che permettono di stare a contatto con la gente e cucinare ricette speciali.
Inizia anche una nuova esperienza televisiva: partecipa regolarmente a Detto Fatto su Rai2, presentando a Bianca Guaccero e a tutto il pubblico le ricette ispirate alla sua regione e alle differenze tra le tradizioni emiliane e romagnole, sempre nel rispetto delle materie prime e del territorio.
Nel 2021 partecipa al format Il Gusto Giusto su Mediaset Infinity con Federico Fusca, dove propongono ricette della tradizione rielaborate in modo originale, in versioni più sane e facili da realizzare.
Il Sogno
Ribaltare il concetto snob di “chef” riportandolo alla luce intensa e raggiungibile del quotidiano.
Tornare alla terra, agli allevamenti non intensivi ma rispettosi della biologia e dell’etologia. Tornare alla tradizione vissuta senza pedanteria, anzi, arricchita dalla creatività. Tornare alle nonne e alle cucine, alla gioia di fare la spesa, alla consapevolezza che il cibo è la storia di un territorio, non è solo un alimento.
Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.